DANMOTO SPORTSTER CAFE RACER :

Harley-Davidson Sportster Cafe Racer by Danmoto

Questo gioiellino di Sportster Cafe Racer è stato realizzato da Danmoto come vetrina degli accessori custom che produce

Danmoto è molto conosciuta per la realizzazioni di parti per moto, soprattuto moto custom. Un giorno Wei Liya, il boss di Danmoto, gli venne l'idea di realizzare una moto con molti dei suoi accessori per poterla mostrare come una vetrina reale, in cui i clienti avrebbero potuto vedere l'effetto reale degli accessori prodotti dalla sua officina una volta montati su di una motocicletta. Partito dai resti di un Harley-Davidson Sportster e dopo avere montato tante parti ad un certo punto Wei si accorse che tra le sue mani stava nascendo una vera cafe racer. Il motore V-Twin è la parte meno modificata di tutto il progetto, anche perchè il bicilindrico di Milwaukee possiede già parecchio fascino e annovera moltissimi appassionati. Comunque il vecchio sistema di alimentazione è andato in pensione sostituito con un un carburatore Mikuni HSR 42 su cui è innestato un trmbone fresato di grande diametro per dare respiro ai cilindri. Per gli scarichi sii è rivolto agli scaffali della sua officina dove fanno bella mostra una lunga serie di sistemi di scarico della Danmoto, che è una specialista in questo campo. Tra i tanti a disposizione la scelta è caduta su di un unico set di collettori 2 in 1 con innestato all'uscita un silenziatori slip-on Highwayman. Per calibrare l'alimentazione con lo scarico ed ottenere più potenza la vecchia accensione è stata sostituita con una super prestante Thunder Heart.

Sistemato il motore lo di doveva incastonare in un telaio adeguato a quello che era il progetto ideato. Tra i tanti telai inventati da quando fu realizzata la prima moto fu scelto il sistema ideato dal famoso pilota svizzero Fritz Egli. Fritz negli anni sessanta ideò un telaio per la mitica Vincent Black Shadow, che consisteva in elementi sollecitati con una spina dorsale di grande diametro che ospitava l'olio necessario per i motori a carter secco. La Vincent con sistema EGLI si dimostrò vincente e dimostrò ampiamente i pregi di questo sistema. Il telaio di Danmoto segue questo concetto ma è realizzato completamente in alluminio con un mix di sezioni di tubo e componenti lavorati a CNC per una maggiore resistenza. I supporti del motore, i supporti del forcellone, i supporti degli ammortizzatori e il regolatore della catena sono stati tutti fresati in officiina con il sistema CNC Nella parte posteriore è stato aggiunto un telaio ausiliario con punti di montaggio per le pedane e per il mono ammortizzatore incorporato. Quindi, proprio come il progetto di Egli, hanno sviluppato una spina dorsale tubolare di ampio diametro per ospitare l'olio del motore. L'olio viene pompato direttamente dal motore nella spina dorsale prima di scendere attraverso una delle sezioni verticali del telaio che funge da linea di alimentazione.

La sospensione vede un forcellone ideato e realizzato in alluminio da Danmoto assitito dal mono di una Monster, mentre all'anteriore fa bella mostra una bella forecella prelevata da una Suzuki GSX-R montata utilizzando un morsetto superiore fresato CNC e un morsetto inferiore modificato. I freni utilizzano alcuni elementi Brembo ed alcuni di derivazione GSX-R con serbatoi del fluido in lega. Anche la carrozzeria è una realizzazione completamente ottenuta in officia partendo da un modello in vetroresina molato con molta attenzione per ottenere le linee volute, per poi utilizzarlo come stampo su cui stratificare la fibra di carbonio. Come vedete il risultato finale è eccellente.